Alessia e Martina nel vivo ricordo dell’Ac diocesana
Siamo tentati davanti al dolore e all’irrazionalità di questo momento di abbandonarci a sentimenti di rabbia, odio, forse anche frustrazione. Nulla di quanto accaduto sembra lasciare un minimo spazio alla luce. Ma mentre scrivo, oltre l’oscurità dell’accaduto, il cuore mi rimanda costantemente al sorriso di Alessia e Martina. Così provo per un attimo a far tacere le altre voci ed ascoltare solo quel bellissimo sorriso. Così quel viso ci racconta di due bambine che vivevano la vita con entusiasmo e speranza; ci racconta la loro fiducia verso il mondo, verso il futuro. Quel sorriso racconta di sogni, di amore, di cose belle vissute e ancora da vivere. Un sorriso che aveva conosciuto la fatica, ma che continuava a dare credito maggiore al bello e al buono della vita, più che alle difficoltà. Quel sorriso racconta di amicizie vissute, belle, grandi, divertenti. Quelle del sabato pomeriggio all’Acr in parrocchia.
Quel sorriso racconta delle feste diocesane, dei tanti amici incontrati in giro. Sorrisi che si sono potuti riconoscere in altri sorrisi. Il sorriso di Alessia e Martina ci racconta i campi estivi, e gli scherzi e i giochi con gli educatori che sempre hanno creduto in loro e nella loro vocazione alla santità; racconta dell’ultima notte al campo quando non si vorrebbe dormire ma restare a chiacchierare con le compagne di stanza. Quel sorriso ci parla di vita e di luce. E di fede. Ci dice l’esatto opposto di tutto quello di cui ora vorremmo parlare o sentir parlare. Mentre il dolore ci toglie il fiato e i “perché” sembrano togliere spazio alla speranza, il sorriso di Alessia e Martina ci costringe a scegliere tra la luce, come hanno costantemente fatto loro, oppure abbandonarci al buio della disperazione. Tutta la famiglia dell’Azione cattolica, sceglie con Alessia e Martina di credere, di provare a vedere, di provare ad alzarsi e camminare. Non vogliamo darla vinta alla morte. Anche se provati nel dolore, vogliamo stringerci intorno a mamma Antonietta. Pur non capendo, pur con fatica, vogliamo sperare nel Signore che ha posto la sua croce in mezzo alle nostre.
Vogliamo credere che ogni sorriso capace di aprire una finestra sul paradiso, è un sorriso che ci è stato donato per sempre, che nulla è perso davvero. Soprattutto vogliamo continuare a vivere guardando la vita come loro, con amore e generosità grande. Grazie Alessia e Martina. Il dono del vostro sorriso ci permette di vivere il dolore, ma ci sottrae alla disperazione per riconsegnarci la speranza.
Alessandro Mirabello (Presidente Diocesano di AC)
Articolo pubblicato su “Lazio Sette” del 11 marzo 2018 (Edizione Diocesana di Avvenire).