Ciao Ersilia!
È nelle braccia del Padre Ersilia Zappone, 38 anni, mamma e moglie, nata e cresciuta nella diocesi di Latina. È stata responsabile diocesana e incaricata regionale per l’Acr e poi segretaria centrale sempre per l’Azione cattolica dei ragazzi.
Il sorriso di Ersilia. E’ quello che tutti ricordano e hanno impresso, come una fotografia, in questi giorni di sofferenza e in cui le domande sul perché di una tragedia che colpisce la sua famiglia e quella più grande dell’Azione cattolica fa fatica a trovare risposta.
Un sorriso di gioia e gratitudine per i doni grandi che il Signore le ha fatto, primo tra tutti la famiglia: quella bella e grande in cui è cresciuta e quella che insieme a Pasquale ha formato. Miriam e i gemelli Irene ed Emanuele sono il frutto dell’amore che, attraverso di loro, Dio ha donato alla loro vita. Un sorriso a 32 denti, anzi una bella risata fragorosa quella di Ersilia, che tanti in Ac conoscono e che vuole dire accoglienza, disponibilità, pazienza e attenzione, di cui chi la conosce ha fatto esperienza. Ai campi scuola, nella vita di équipe, a ogni livello, e in tante occasioni della vita associativa in cui Ersilia era punto di riferimento, fonte di idee e proposte, carica di entusiasmo, accoglienza e valorizzazione dei doni e delle potenzialità di tutti.
Un sorriso che nasce da una fede forte e matura, che in Ersilia si è tradotta un grande amore alla Chiesa e all’Associazione. La sua competenza ed esperienza in Ac, segni di maturità e di un spiritualità profonda, sono dono per tutti quanti l’hanno incontrata, e che Ersilia ha sempre accolto con umiltà e semplicità grandi.
Il sorriso di Ersilia, nei mesi della malattia, è diventato trasparenza della grande speranza e affidamento a Dio, che trasmetteva a chi le era affianco. Un Dio a cui all’ultimo si è abbandonata e che è stato con lei – Cristo crocifisso – fino alla fine sul letto di ospedale. Un sorriso che oggi è “grazie”, per il dono che Ersilia è stata ed è per tutti, certi che è nelle braccia di Dio e da lì continuerà ad accompagnare la sua famiglia e ad intercedere anche per la Chiesa e per l’Azione cattolica.
Articolo pubblicato sul sito dell’Azione Cattolica Italiana.