La Quaresima e quel capitale che ci manca …
Siamo tutti in cerca di una speranza viva, perché di speranze morte ci stiamo riempiendo la vita ogni giorno. Ci siamo per troppo tempo affidati agli oroscopi delle nostre condizioni umane, giustamente amiamo il nostro lavoro, la nostra famiglia, ce la mettiamo tutta per portare a casa di che vivere. Molti di noi navigano nell’abbondanza, altri vivono con dignità la loro indigenza, molti fanno fatica d arrivare alla fine del mese. Tutti però viviamo al di sopra delle nostre possibilità, ma soprattutto siamo tentati di abbassare l’orizzonte alla sopravvivenza. Non riusciamo ad immaginare un futuro più bello come era consuetudine di tutte le famiglie fino a poco tempo fa.
Se lavoriamo, vedrai che andrà meglio, riusciremo a mettere a posto la casa, ci compriamo una bella automobile, faremo delle ferie favolose, mi metto via qualcosa così sono a posto quando vado in pensione. Tutti bei discorsi, che oggi lentamente scompaiono non solo per la crisi economica, ma anche per la perdita di speranza, di grinta nell’affrontare le difficoltà, nell’adattamento a farci ciascuno i propri interessi, nell’abbandonare i poveri al loro destino e nel tentare di farci gli affari nostri.
Il bene comune è solo la somma dei beni di ciascuno, e chi li ha se li tiene. In questo nostro modo di vivere ci siamo dentro, come cristiani, come comunità, come parrocchie, come associazioni. Non siamo ricchi, anzi, manchiamo del necessario, soprattutto dal punto di vista educativo.
Le nostre parrocchie e i nostri gruppi di AC non sono assolutamente fonti di guadagno, ma non abbiamo bisogno di soldi, ma di una capitale di fede per irradiare il dono che Dio ci ha dato, che è l’affascinante persona di Gesù, il suo Figlio amato e donato fino all’ultima goccia. Abbiamo bisogno d’amore e di generosità che ci permette di vivere con dignità, e di esagerare nella solidarietà con i più poveri.
La Quaresima è il tempo di acquisire questo capitale, è il tempo dell’incontro con la speranza viva che è Gesù, da condividere con tutti.
Mons. Domenico Sigalini, Assistente Generale AC