Un’esperienza di Chiesa unica, liberante, esigente, appassionata – Articolo di Maria Celeste Gobbi in “A tutto quartiere” della Parrocchia San Valentino di Cisterna
Un’esperienza di Chiesa unica, liberante, esigente, appassionata
Festa grande per i 150 anni dell’Azione Cattolica in piazza San Pietro a Roma il 30 aprile scorso! Eravamo in centomila, ragazzi, giovani e meno giovani, provenienti da tutta Italia, gioiosamente accalcati ed uniti nel meraviglioso abbraccio del colonnato del Bernini. Davanti alla maestosità della basilica, centro della cristianità del mondo, si è svolto l’evento commemorativo, trasmesso in diretta su TV2000, in cui sono stati rievocati personaggi della nostra storia, si sono esibiti giovani cantautori che hanno dato voce e musica alla gioia dell’esperienza di Dio come padre ed amico e di un prossimo da amare come fratello. Ma per chi non conosce la nostra storia è bene farne un breve accenno. Correva l’anno 1867 e due amici, Mario Fani e Giovanni Acquaderni, danno vita al primo nucleo della “Società della Gioventù Cattolica Italiana”, che molti anni dopo prende il nome di AZIONE CATTOLICA ITALIANA. Il motto che sostiene il loro impegno, “preghiera, azione, sacrificio”, racchiude il programma a cui si ispirano: la devozione alla Santa Sede, l’ascolto della Parola, la testimonianza di una vita cristiana, l’esercizio della carità. In questi 150 anni l’A.C. vive da protagonista gli eventi storici dell’Italia: -gli anni del fascismo e della guerra; -il dopoguerra e la fase costituente; -gli anni del Concilio; – gli anni ’70 in cui matura l’esigenza di una catechesi nuova, declinando le intuizioni innovative del Concilio in prassi quotidiana. E’ in questi anni che nasce l’ ACR. E poi gli anni ‘80/’90 dove si dà vita alla stesura del “Progetto Formativo apostolico” in cui si definiscono nuove metodologie ed i “cammini formativi” adatti per le diverse fasce di età; – gli anni 2000: il nuovo millennio si apre con una carica di novità che proietta l’Associazione verso il rinnovamento con l’approvazione, nel 2003, di uno statuto aggiornato e si riscrive il Progetto Formativo. La Festa-Pellegrinaggio di Loreto, nel settembre 2004, alla presenza di centinaia di migliaia di associati e con la benedizione di Giovanni Paolo II, suggella l’impegno dell’ AC a rispondere con slancio rinnovato alla propria chiamata alla missionarietà, divenendo capace di leggere con sapienza il momento storico che è chiamata a vivere. Tornando al 30 aprile, alle 11 ci viene incontro Papa Francesco sulla papamobile, passando tra la folla osannante, per poi raggiungere il sagrato ed accogliere il nostro Presidente Nazionale Matteo Truffelli, che nel suo intervento rivolto al Papa, definisce “lo stile” di noi laici associati che “camminando per le strade del mondo, in tutte le diocesi italiane, dentro le parrocchie che abitano i nostri territori, cerchiamo di farci compagni di strada di chi incontriamo nel mondo per compiere ogni giorno, insieme, lo stesso cammino dei discepoli di Emmaus (….): un cammino di conversione, di stupore, di riscoperta e di testimonianza delle ragioni della speranza che è in noi” accompagnati, in questo nostro impegno, dai santi e dai beati dell’Azione Cattolica. “A loro chiediamo di sostenerci in questo pezzo di storia che tocca a noi scrivere, certi di poter contare anche sul Suo sostegno”. Dopo il Presidente Truffelli è intervenuto l’Assistente Ecclesiastico Generale Mons. Gualtiero Sigismondi che ha espresso al Papa lo spirito che anima oggi tutta l’A.C. ed in quanto “…. consapevoli che l’Associazione ha come casa la Chiesa e come strada il mondo, siamo qui per assicurarLe che l’A.C. è impegnata, con entusiasmo sincero, a percorrere il cammino dell’esodo che Lei sta indicando alla Chiesa: passare dalla pastorale del campanile a quella del campanello, senza rinunciare al suono delle campane (…). Il processo su cui l’A.C.I. investe con coraggio, sin dall’inizio della sua storia è questo: la cura della vita interiore è il “campobase” dell’evangelizzazione.” Al termine degli interventi, Papa Francesco rivolge a tutti noi, pronti ad accogliere le sue parole e farne tesoro, il suo messaggio di padre e pastore, che preferiamo riportare integralmente, a beneficio degli associati e dei simpatizzanti (ndr. nel file pdf scaricabile cliccando sull’immagine sopra riportata).